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Guida al colluttorio: serve davvero?

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Il Ministero della Salute, come indicato nel nostro recente articolo, indica l’uso del collutorio come coadiuvante dell’igiene orale, riducendo gengiviti e infiammazioni.

Ma è sempre utile e non dannoso utilizzarlo? Facciamo chiarezza in questo articolo!

Cosa è il colluttorio

Consigliato per la protezione del cavo orale, costituisce un presidio sanitario utilizzato sempre più di frequente: tra i prodotti per l’igiene orale questo è in forte ascesa e certamente questo aspetto è testimoniato dai dati; emerge infatti che il colluttorio rappresenta oltre il 9% della spesa per prodotti per l’igiene orale e i numeri mostrano un aumento costante del suo utilizzo nei Paesi dell’Europa occidentale.

Ma è davvero così indispensabile l’uso del colluttorio? Chi di noi lo utilizza, ha mai letto l’etichetta o si è mai fatto domande sulla sua efficacia? Questo articolo cercherà di rispondere a queste domande.

L’obiettivo è una buona igiene orale

Sappiamo già quali sono i capisaldi della igiene orale: pulire i denti almeno due volte al giorno dopo i pasti principali, usare il filo interdentale, cercare di evitare un consumo eccessivo di zuccheri e andare a visita del nostro dentista periodicamente

Come si inserisce il colluttorio in questo sistema? 

Anzitutto bisogna lasciare che sia il proprio dentista a valutare il se e il come. Ovvero, se in presenza di una problematica specifica – denti sensibili, gengiviti, carie etc… – la scelta non è assolutamente casuale ma va vagliata dal professionista.

Dobbiamo capire che il colluttorio diventa un buon coadiuvante dell’igiene orale ma non è uno “stand alone”, ovvero ha la sua efficacia solo se accompagna anche le altre tecniche di igiene orale. 

Vantaggi dell’utilizzo del colluttorio

I vantaggi legati all’utilizzo del collutorio sono comunque alti: questo riduce l’accumulo di placca batterica sulle superfici dentarie, aiutando la bocca a essere più pulita e piacevolmente fresca.

Il colluttorio può essere utilizzato durante il post-operatorio e per la cura di infezioni o infiammazioni gengivali: di solito l’utilizzo non viene protratto per oltre due settimane, ma in genere i prodotti devono essere assunti sempre secondo le indicazioni dello specialista, che provvederà alla valutazione del problema.

È comodo da portare con sé e da utilizzare come rinfrescante dell’alito quando non si può provvedere allo spazzolino e al dentifricio, ma per la scelta del prodotto occorre comunque chiedere il parere allo specialista.

Un dettaglio a cui fare attenzione è la composizione del collutorio. Bisogna evitare i prodotti a base di alcool, in quanto irritano le mucose creando danni alla bocca. I collutori contenenti clorexidina inoltre devono essere valutati solo su consiglio dell’odontoiatra, poiché possono subentrare squilibri della flora orale nel caso in cui non vengano utilizzati in modo corretto.

Per concludere, ecco un brevissimo video del nostro dott. Roberto Minasi che ci spiega in poche parole l’utilizzo del colluttorio. Buona visione!

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Dott. Roberto Minasi

Laureato presso “La Sapienza” Università di Roma dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca in malattie odontostomatologiche, ha incentrato i suoi studi sull’implantologia e le tecniche di rigenerazione ossea. È autore di articoli scientifici su riviste internazionali.